Home MondoSole sashimi wireless – Quanti (moltissimi) progetti in questi tanti anni! – Riflessioni: “nessuno nasce imparato” e pensieri sparsi (DCA, social media, ecc) –

sashimi wireless – Quanti (moltissimi) progetti in questi tanti anni! – Riflessioni: “nessuno nasce imparato” e pensieri sparsi (DCA, social media, ecc) –

by ChiaraSole Ciavatta

sashimi wireless – Quanti (moltissimi) progetti in questi tanti anni! – Riflessioni: “nessuno nasce imparato” e pensieri sparsi (DCA, social media, ecc) –

“Sashimi Wireless” gran genialata, ma non dico di piu’, è SOLO uno dei tanti progetti.
Non ha visto la luce con questo nome, solo perché poi è stato modificato.

stretta di mani come un grande abbraccio sopra la torta per festeggiare S.W.

Si trattava di una serata di festa e quindi la torta era d’obbligo per celebrare la nascita di Sashimi Wireless dopo tanto duro lavoro.
Inoltre, le modifiche successive, non hanno cambiato la struttura: quella importante, quella utile, quella che faceva la differenza.

ANNI E ANNI E ANNI di notti intere, ogni minuto di tempo libero all’insegna del brainstorming senza MAI fermarsi. Che figata!!!

Si sospendeva il “confronto a raffica” SOLO una volta raggiunto l’obiettivo e quando eravamo COMPLETAMENTE soddisfatti (e sfatti :-).

Senza essere però presuntuosi: era tutto da rivedere nei giorni o settimane, o mesi successivi.
(Scrivo al passato, ma in realtà continua ad essere così e cioè: “testa a frullatore” appunto brainstorming).

Ingredienti principali: passione, entusiasmo, devozione, amore, dedizione, disciplina, gratitudine e… una gran voglia di fare.

Ben sapendo che se desideri qualcosa sei tu a doverla realizzare: impegnandoti e studiando costantemente! Nessuno regala nulla e alla fine ci sta, è sufficiente che ci sia giustizia (…sperando sempre che ci sia).

Nell’ipotesi che “tutto” fosse regalato, oppure che ci fossero delle scorciatoie, che gusto ci sarebbe ad avere qualcosa che non ti sei guadagnato?!?!

Non mi fraintendere! Ovviamente mi piacciono i regali 😉 ahahahaha, così come mi piace farli, ma ora stiamo parlando di altro. Parliamo di come si vuole impostare la propria vita: per quanto si debba “sgobbare”, per quanta fatica, trovo meraviglioso costruirsi la propria strada da soli, senza escamotage.

…come sempre ho divagato…

Riprendendo a parlare dell’importanza di imparare quotidianamente, trovo indispensabile fare di tutto per avere l’intima umiltà, cosa non semplice, di essere consapevoli che ogni giorno ognuno di noi si alzerà anche come un allievo acerbo.
Ogni giorno incontreremo dei maestri e con ogni probabilità noi stessi saremo maestri a nostra volta.

È assodato!

Trovo stimolante e vitale il fatto che non si smetterà mai di imparare a qualunque età.

Rende molto più interessante la vita in tutto, perché altrimenti sarebbe alquanto piatta, non trovi?

Nel suo paradosso quando ero malata di DCA pur sentendo di non valere nulla, lo dico come lo vivevo/provavo: mi sentivo meno di una merda, nell’ambivalenza della patologia contemporaneamente mi sentivo anche una sorta di tuttologa; ovviamente non l’avrei mai ammesso (“tuttologia” l’onnipotenza) .

Anzi se qualcuno provava a dirmi che con me era impossibile o anche solo difficile parlare, io mi offendevo a morte. Affermazioni del tipo:  “Chiara, comunque non ti si può dire niente!!!” Per me erano coltellate, mi chiudevo in me stessa e non parlavo piu’ per giorni. Oppure avevo crisi molto forti.

Ero molto permalosa, caratteristica comune a tante/molte/(tutte) persone che soffrono di DCA per diversi motivi: dovevo già sapere tutto, saper fare tutto, essere immediatamente perfetta in tutto come ad esempio gli studi, gli sport, il lavoro, le relazioni LA MIGLIORE, LA PREFERITA ecc ecc.

Praticamente se non era così o optavo per l’evitamento.

Oppure, quando cominciavo qualcosa il piu’ delle volte, se il tutto non procedeva come era nei miei rigidi pensieri, mollavo immediatamente!

E di nuovo sottolineo che non è carattere: inconsciamente quell’onnipotenza da tuttologa/la cristallizzazione della crescita…. insomma una serie di cose insieme facevano si che io avessi questi comportamenti assolutamente incomprensibili per chi mi era accanto, ma che avevano totalmente senso nella illogica logicità della malattia.

Questa ambivalenza è molto invalidante ed è fondamentale lavorarci tanto.
Sono coinvolte numerose cause e fattori tra cui la cristallizzazione della crescita. Mi raccomando che nessuno pensi che si tratti di carattere.

Attraverso un percorso di Cura/Crescita specializzato si riesce a 1) capire, 2) rielaborare e 3) digerire. Ovviamente ci vuole tempo e il tempo è personale.

E questo riguarda le patologie dei DCA.


Mah… Mi è parso di notare che non è cosa facile per molti. Non so; forse mi sbaglio, ma il fatto di ammettere di non sapere qualcosa o di non saperla fare mette in difficoltà?

In gergo si dice che “nessuno nasce imparato”.

Ho notato più di una volta vergogna nel “mettersi in discussione” e dire di non saper fare o non sapere qualcosa. Ho la sensazione che non ci si dia il tempo di imparare e che di fronte all’altro subito si tema un giudizio negativo. LA PAURA DI DIRE “IO NON LO SO”, ” IO NON LO SO FARE”.

Anche la persona di fronte a noi prima non conosceva e non sapeva fare quella determinata cosa: l’ha studiata, l’ha imparata a fare. Anche quella persona non è nata imparata!

Quante volte in una chiacchierata l’interlocutore del momento ha nominato un personaggio, diciamo famoso, che tu non conoscevi e poco dopo l’immancabile domanda a tutti: “conoscete vero Pinco Pallo?” E tu: ” Ma certo…….!”…E poi un sospiro di sollievo come a dire “me la sono “sgavagnata“.

Si vive tutto come un esame, ma il bello è che NOI NON SIAMO SOTTO ESAME. IL VERO ESAME CE LO IMPONIAMO NOI STESSI!

Non conosciamo Pinco Pallo e allora?!?! Se il personaggio in questione suscita il nostro interesse andremo a fare delle ricerche; altrimenti addio Mr Pallo.

TUTTO QUANTO PER COMPIACERE L’ALTRO, PER NON SENTIRSI ESCLUSI, PER NON SENTIRSI RIFIUTATI, GIUDICATI. SENTIRE DI FAR PARTE DI QUALCOSA OMOLOGANDOSI E PER 2500000000000000000 ALTRI MOTIVI. In questo modo perdiamo quanto di piu’ prezioso abbiamo, quello che ci distingue da tutti e cioè la nostra unicità. Ognuno di noi è UNICO e continuiamo a fare di tutto per essere delle copie di qualcun/qualcos’ altro.

Se ci pensiamo in modo trasversale lo possiamo ben vedere in tutte le sfere della vita. Attualmente, e già da diversi anni, chi detta legge sono i social media e noi obbediamo: come vestire, cosa mangiare, cosa comprare, come pensare, come parlare, chi frequentare, cosa ascoltare,  chi amare, chi odiare….con peggioramento di anche forte fobia del controllo, ansia e altro ancora. (………………..)……

Per non parlare di tutto quanto concerne l’aspetto fisico, beh su questo è meglio che IO non mi soffermi proprio.

Ne su questo ne su tutti i GUARITORISUPERVELOCICONFORMAZIONIPAZZESCHE laureati o non laureati…  e noi, o comunque molti, non possiamo fare altro che crederci…. d’altronde come espresso prima la legge arriva da lì, tu sei online e la rete conosce tutti i tuoi interessi, ciò che ti appare non è mai a caso ed è ovvio che abbia un grande impatto su di te.

Inoltre SONO UN VERO E PROPRIO MARTELLO PNEOMATICO.

Tutelati e fai di tutto per indossare gli abiti della tua unicità… QUELLI LI HAI SOLO TU ED E’ PER QUESTO CHE SEI COSI’ SPECIALE!!!! Proteggiamo sempre l’ESSERE a discapito del DOVER ESSEREE, ti prego, cerca di essere piu’ indulgente con te stessa/o!

ChiaraSole Ciavatta

PS per Sashimi Wireless un caldissimo pensiero a mm, Vittorio, Ferdi

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