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Quando il piacere diventa peccato. Riflessione

by ChiaraSole

immagine di Drew Darcy – Original Sin (Apple)

Quando il piacere diventa peccato: Nella mia storia di persona che ha vissuto una lunga fase anoressica poi trasformatasi in binge eating (ma credo per ognuna di noi) il rapporto con il piacere è stata alla base di tutto. Riuscire a far scorrere il piacere in maniera fluida e non a singhiozzi (tutto o niente) non è stata cosa facile perché nel momento in cui esso viene vissuto come peccato ci si sente sporche, sbagliate e si rinuncia a vivere il piacere piegandosi a una vita fatta di cibi tristi, incolore e insapore.

Questo è solo il sintomo e quello che nasconde è qualcosa di molto più profondo come il rapporto con il piacere nella sua totalità. Ogni cosa che non viene espressa: dolore, emozioni, stati d’animo, rimane lì e continua a viaggiare dentro di noi diventando sempre più grande, ripresentandosi di tanto in tanto, creando un grande disagio dentro di noi.

Ascoltare, capire, accettare e dare voce a quel dolore è la chiave.

Perché è sbagliato provare piacere, avere degli impulsi, godere?

Ognuno di noi ha bisogno di provare piacere e di gratificarsi, non è peccato, non è sbagliato, non si è spudorate se si prova piacere… capire e accettare questo è il primo passo.

Quello che si fa nella malattia è negarsi completamente il piacere per concederselo esclusivamente durante le abbuffate, continuando a mandare un unico messaggio al nostro inconscio cioè che il piacere è peccato, a conferma di quello che per la nostra personale storia abbiamo assimilato.

Nel percorso di guarigione, oltre a capire le varie motivazioni e a metabolizzarle, si ha bisogno di gesti, fatti che giorno dopo giorno vanno a screditare quello che per una vita è stato fatto, in altre parole rinnegare il piacere. Eccedere e concedersi il piacere è sano e vitale, arrivare all’eccesso ogni volta per confermare il peccato non lo è. “Fare pace” con la parte malata di noi ci permetterà di non vivere più una vita a metà, fatta di restrizioni e schemi, ma una vita piena, consapevole, colorata, serena, senza fuggire da niente.

Tenere sempre a mente e non dimenticare MAI il proprio passato è la base per costruire il presente ed il futuro che si desidera, bellissima ed unica forma di risarcimento per il dolore provato.

con affetto FRANCESCA R.!

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