NO, NON C’È STATO UN PRIMA!
La malattia da sempre!
Recentemente mi è capitato di sfogliare qualche mia fotografia di quando ero una bambina e ho pensato di accennare a qualcosa di quegli anni, sperando possa essere anche uno spunto di riflessione per che mi sta leggendo 🙏 :
Osservo e ricordo quella piccolina…
Birichina, spavalda, caratteriale, dolce, testarda, permalosa, acuta, furbina, AFFAMATA, molto affamata di cibo e di TUTTO: allora il cibo era già tutto per tanti motivi.
La fame di quella piccola voleva avvolgere un intero mondo, ma non ci riusciva… e allora via… dai… ancora cibo!
Dico sempre che ho sofferto di disturbi alimentari per oltre 14 anni, ed è vero nel senso che il sintomo più violento che io ho avvertito è esploso quando ero in quinta elementare… ma di sintomi ce n’erano già tanti e da tanti anni.
Andando ancora più in profondità: NO, NON C’È STATO UN PRIMA!
Anche dai racconti familiari: ho sofferto di queste patologie praticamente dalla nascita. Fin da piccolissima una FAME INSAZIABILE, IL CIBO NON MI BASTAVA MAI.
Ero estremamente vorace… Addirittura, già da bimba piccolissima, mangiavo di nascosto, come una ladra. Già allora era un momento SOLO MIO. Lui, il cibo c’era, e mi dava gioia grazie al gusto (cibo come babysitter). C’era ogni volta che io volevo.
Ad esempio ho memoria di me, avevo 5 anni, in piedi sul mio letto con tassativo copriletto con i fiorellini azzurri e gridavo: “VOGLIO MORIRE!” Piangevo disperata e continuavo a gridare questa frase, contorcendomi. Non ho memoria se io fossi in grado di comprendere cosa stavo urlando, ma ricordo molto bene il senso profondo di disperazione che sentivo dentro di me… io, piccolina, non ne potevo più!
Cercavo di colmare dei vuoti pieni di dolore e disagio per me incomprensibili sempre con il cibo.
PER ABBUFFARMI MENTIVO AI MIEI GENITORI.
CIELO, QUANTE BUGIE!
Fin da piccola, molto piccola avrei fatto qualunque cosa per mangiare mangiare mangiare e mangiare ancora.
IL CIBO era la mia gioia!
E riuscivo quasi sempre a trovare il modo: all’asilo, a scuola, ospite da amici di famiglia.
Come per molte persone come me, direi per tutte, L’INIZIO DELLA MALATTIA NON HA UNA DATA!
Come per tanti come me: NON C’È STATO UN PRIMA!
Un altro aneddoto: il primo anno e mezzo di vita ho avuto l’otite (non mi soffermo sui significati introspettivi) e mi hanno operato 6 volte. Mia madre mi racconta che, nonostante il tanto sangue e l’infinito dolore, io aspettavo con estrema voracità la pappa.
Mi racconta che quando vedevo tardare il cucchiaio, se ci metteva un pochino di più ad avvicinarsi alla mia bocca, io cominciavo a gridare. (di aneddoti ne potrei raccontare un’infinità).
Da sempre, Chiara di fronte al cibo, si illuminava.
Ha significato per me tante cose: amore, compagnia, ribellione, sollievo, sapore, trasgressione, certezza, autodistruzione, soddisfazione…. un baby-sitter……………… e……………………
La verità è che sono stata malata più o meno da quando sono nata fino a circa il 2000/2001.
I segnali erano tanti, ma indecifrabili per i miei familiari.
Tutte le inconsce dinamiche , che quando ero piccola ho cercato di tappare maldestramente, sono poi esplose drammaticamente.
Quando sono cresciuta e, ovviamente stavo male, avevo come una sorta di difficoltà nello stare, o anche solo vedere, i bimbi.
Quando mi capitava mi veniva immancabilmente da piangere… dentro di me pensavo “piccolino/a, hai ancora tutto da scrivere”.
Provavo un sentimento molto caldo, ma anche impaurito: una sorta di proiezione nella speranza che a quella creaturina le cose sarebbero andate meglio, nella speranza che lui/lei non avrebbe dovuto soffrire così tanto come è successo a me.
Guardo le mie foto, sento quella piccolina, e da anni provo tanta tenerezza/amore… in passato l’ho odiata/colpevolizzata tanto.
Pensando alla mia infanzia, ai racconti a me fatti dalla mia famiglia… si potrebbe pensare che io sono nata già malata. Spesso c’è stata questa affermazione. “ma tu sei sempre stata così”.
Ebbene, la verità è che quei comportamenti malati erano la mia risposta a tutta una serie di situazioni, dinamiche e condizioni che vivevo (familiari, socio-culturali, vari traumi…. le cosiddette cause che sono sempre tante).
Le vivevo si, ma non le capivo, non potevo comprenderle e così assorbivo un sentire che non potevo certo riuscire ad esprimere.
Custodiamo e proteggiamo il piccolino che è in noi🌞
I bambini sono dei veri maestri perché assolutamente ancora non contaminati dal dover essere, ma illuminati dalla spontaneità dei loro desideri… capaci di esprimere le loro emozioni senza riserve e senza condizionamenti. Penso sia sempre importante ricordarsi di essere stati bimbi con tutta una vita da scrivere. Nel contempo trovo importante portare dentro al proprio cuore una parte di quella fanciullezza e prendersi cura di lei.
“I bambini sono come il cemento umido, tutto quello che li colpisce lascia un’impronta” cit.
Scrivo abbastanza spesso riflessioni sui bambini online. Recentemente, il 22.02.2024 su instagram al link ho scritto una brevissima cosa:
due concetti già ben conosciuti, ma desidero ribadirli:
Il primo…
(…………………..)
Il secondo…
Quanto è importante stringere coccolare e coltivare la tenerezza verso la parte bambina che ognuno ha dentro di sé.
Tenerla viva sempre e per sempre.
Quella parte che vede ogni giorno cose nuove e che ha voglia di colorare la vita con veri e propri colori come quando si era effettivamente piccoli.
Riuscire a sentire l’infanzia da adulti ha ovviamente tutto un altro “sapore”.
(Particolarmente per chi ha avuto un’infanzia traumatica).
ChiaraSole Ciavatta
- Leggi anche RICORDI ANEDDOTI MOMENTI, PERIODI SPARSI… CHIARASOLE (collegata a questa riflessione)
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