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La Sofferenza, il Dolore, le Malattie non vanno MAI in vacanza, anzi! L’estate…ecc.

by ChiaraSole Ciavatta

La Sofferenza, il Dolore, le Malattie non vanno MAI in vacanza, anzi!

Come ben sappiamo per il dolore, la sofferenza, le malattie non vanno MAI in vacanza, non esiste pausa.

Per il dolore non c’è riposo, non c’è viaggio, non esiste aereo da prendere o altre vie.

Non ci sono scorciatoie o, come spesso diciamo, bacchette magiche, anzi, nei momenti dell’anno riconosciuti come festivi la sofferenza si amplifica ancora di più, perché PESA ancora di più.

Periodi come il Natale, la Pasqua e l’Estate sono lassi di tempo dell’anno particolarmente destabilizzanti per chi sta male. Talmente tanto che può capitare che si interrompono le cure… e invece è proprio in questi momenti che è importante aggrapparsi al proprio percorso.

In questi periodi la sensazione è quella di sentire un senso di infinita pesantezza interiore e paradossalmente contemporaneamente anche un profondo vuoto. E poi intolleranza, rabbia, irrequietezza, confusione!

In estate, ad esempio, per chi soffre di disturbi alimentari, se non si è aiutati da ferenti specializzati, può diventare un periodo di incredibile iperattività in tutte le sfere, oppure al contrario, di chiusura e immobilismo totale. Entrambe le condotte porteranno a comportamenti autodistruttivi immensi, nel tempo.

Inoltre l’estate, per chi non soffre di malattie psicologiche, è molto divertente, piena di cose felici, e, sentendo tutto ciò, per chi soffre tutto diventa un DOVER ESSERE, quando dentro di se non c’è alcuna felicità.

Per le persone che lottano con un disturbo alimentare, la vacanza estiva può essere un’esperienza molto dolorosa. Può essere un momento incredibilmente stressante. Invece che libertà, riposo e gioco si sente una maggiore pressione e angoscia. I giorni caldi, luminosi e lunghi peggiorano l’umore.

Inutile dire che, ovviamente, a MondoSole ci prendiamo cura di chi soffre anche nei periodi vacanzieri: tutti i periodi vacanzieri. E’ per me impossibile dimenticare come ho vissuto quando stavo male, i periodi come l’estate, il Natale e le altre festività. Chi sta male non può ritrovarsi da solo e, ovviamente, lo dico per esperienza.

Ogni sensazione diventa infinitamente ingombrante.

Ogni emozione viene scaraventata inesorabilmente sul corpo: costante vittima di quello che si prova e così “l’ingombro” di tutto quello che si vive si materializza prepotentemente.

Durante questi periodi non è affatto raro fare gli inesorabili bilanci, perché si è soliti cercare e trovare motivi su motivi per colpevolizzarsi di cosa si è fatto, di cosa non si è fatto ecc.

Soprattutto in questi periodi rinnovo l’invito a dirsi ABBASSO I BILANCI! Non è il momento di farne, perché la malinconia figlia di quel momento dell’anno può portare a vedere le cose attraverso ad occhiali scuri e non veritieri.

Rilancio invece con una proposta diversa: NO ai bilanci, ma SI, invece, a come procedere, a come portare avanti il proprio percorso di cura, di crescita, di vita.

Approfitta del tempo, oppure il tempo si approfitterà di te!!!!

Ti auguro di avere la motivazione per arricchire la tua VITA e portare avanti il tuo percorso di cura!
ChiaraSole

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