disturbi alimentari risarcimento e riscatto. Riflessione
disturbi alimentari risarcimento e riscatto: Il risarcimento è il modo attraverso il quale si rimborsano coloro che hanno subito un danno ingiusto. Nell’ambito del diritto ritroviamo due forme di risarcimento, quella di tipo romanistico (risarcimento basato su un meccanismo di scambio-eguagliamento) e quella derivante dalle concezioni giusnaturalistiche che mira alla reintegrazione del diritto violato, cerca la ricostituzione dello status quo ante il danno, ovvero la situazione che sarebbe esistita se il danno non fosse avvenuto.
In quest’ultima forma di risarcimento c’è l’illusione di cancellare ciò che avvenuto, l’illusione che qualcuno riparerà e saturerà una mancanza a tal punto che sarà come se nulla fosse successo!
E’ lo stesso “spirito di risarcimento” che anima chi soffre di disturbi alimentari.
Si richiede all’altro di risarcire una mancanza del passato, di saturare un bisogno insoddisfatto, di colmare un vuoto storico.
Il risarcimento viene richiesto ad un partner, ad un amico, ad un datore di lavoro, ma anche al sintomo! Sintomo a cui si chiede ad esempio di incarnare una legge risarcendo illusoriamente di un’autorità mancata/mancante.
Ma è possibile risarcire una mancanza emotiva e psicologica? No, ciò che è mancato nel passato, ciò che è rimasto insoddisfatto non può essere risarcito. Non si annulla la mancanza, non si cancella, non si nega.
I bisogni primari non seguono la logica del “soddisfatti o rimborsati”!
Qualunque risarcimento sarà insufficiente a colmare un vuoto storico perché richiesto in un tempo altro e/o ad un interlocutore altro.
Le mancanze storiche vanno comprese, accolte, superate, ma non cancellate: le ferite possono smettere di sanguinare e di far male, ma solo accettando che lasceranno le cicatrici.
Accogliere le ferite e trasformarle in risorse attraverso un percorso di cura apre alla possibilità di un riscatto.
Il risarcimento mantiene nel passato, il riscatto è evoluzione.
Il risarcimento è una richiesta all’altro (destinata a rimanere insoddisfatta), il riscatto è una dimensione personale.
Riscatto inteso come svincolo dalle dinamiche storiche e dai sintomi, come costruzione di un nuovo approccio alla vita in cui le emozioni vengono accolte e non gestite, in cui l’altro è colui che ho di fronte e non un sostituto di qualcuno del passato, in cui non c’è risarcimento ma scambio e reciprocità.