DCA vogliamo scomparire (anche) per essere visti
In queste subdole, terrificanti, dolorose e complesse patologie… si fa di tutto e anche di più per tentare di far scomparire l’infinita e disumana sofferenza che si prova interiormente.
Questo feroce tentativo si riversa sul corpo e l’ideale anoressico prende piede senza indugi e, sicuramente, senza chiedere il permesso.
Tentare disperatamente di far scomparire il proprio corpo è un modo inconscio per tentare disperatamente di far scomparire la sofferenza interiore che ha bisogno di essere capita, accolta, compresa, rielaborata.
Ci si sente ingombranti, mai abbastanza, non considerati e sicuramente non capiti ne visti nella propria interezza emotiva.
Si avverte una sensazione strana da descrivere: tipo…. “sento che non esisto per niente e nessuno”… (tutto questo anche indipendentemente da fatti oggettivi, si tratta di un sentire profondo, intimo e personale).
In fondo DIPENDERE DA… (qualunque forma di dipendenza) è anche un modo per “dirsi” inconsapevolmente: io esisto perché esiste l’oggetto sintomatico della mia dipendenza. Quell’oggetto certifica la mia esistenza.
Sono tanti, tantissimi i motivi per cui si cerca di “dimagrire/scomparire”.
Uno di questi è il tentativo disperato di essere visti, di sentire una considerazione/attenzione incondizionata… inconsciamente.
Sono un appassionata di cinematografia e una cosa che mi ha colpito del film AVATAR, aldilà della tematica trattata, è che il loro modo di salutarsi non era CIAO ma IO TI VEDO.
In questi mali il pensiero costante è voglio dimagrire, voglio dimagrire, voglio dimagrire, voglio dimagrire, voglio dimagrire, voglio dimagrire… proprio come un martello pneumatico assordante… e anche quando sembra che si stia pensando ad altro, quel tragico pensiero è sempre lì.
Non mi crederai, neanche io ci credevo, ma sotto a quel VOGLIO DIMAGRIRE c’è tutto un mondo ENORME da indagare e scoprire. E’ davvero qualcosa di IMMENSO, per farti capire, tanto grande quanto io immaginavo DOVESSE DIMAGRIRE IL MIO CORPO CHE VEDEVO/SENTIVO GRASSO E DEFORME!!! (idealmente, perchè poi nella realtà non bastava mai, maiiiiiii!)
Ma sotto questo massacrante “desiderio” c’è un mondo da scoprire.
Cibo e corpo diventano il pensiero permanente e predominante 25 ore al giorno.
I sintomi alimentari coprono tutto e non permettono, quando si è soli (intendo senza aiuti concreti e specializzati), di vedere/sentire cosa esiste sotto i sintomi e cioè qualcosa di tanto potente da essere direttamente proporzionale a quegli imperativi pensieri e a quegli imperativi sintomi.
Lavorando su se stessi psicologicamente si riesce nel tempo a dare un nome a tutte quelle cause, a tutto quello che ci porta a tentare con aggressività verso se stessi di anestetizzare un dolore che grida in silenzio.
Chiedi aiuto e porta avanti il tuo percorso di cura.
L’hai già fatto 1/2/10/100 volte, fallo ancora e ancora ancora e ancora.
Perché quella vita, sotto le grinfie del mostro dittatore DCA, non è vita!!!!
ChiaraSole Ciavatta
@ChiaraSolems
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