DCA perchè a me tutto questo dolore? riflessione e testimonianza
DCA perchè a me tutto questo dolore? riflessione e testimonianza: Perchè a me tutto questo dolore?
Perché?
Perchèèèè???
Perché?!?!?!
Perché????
Perché a me?!?!
Questa domanda è stato un vortice incredibile di dolore che mi ha accompagnato per tanto tempo.
Durante gli anni sintomatici, la parte razionale spesso riconosceva una sorta di ”assurdità” di quegli stessi sintomi, ma la forza emotiva che mi costringeva a massacrarmi era più forte, aveva fame: fame di me.
Quell’autodistruzione aveva la meglio su tutto e non “solo” sul non mangiare o mangiare tanto… il bisogno viscerale di sradicare ogni brandello di carne dal mio corpo come a voler togliere le colpe del mondo da me era necessario.
Una corsa contro il tempo, quindi contro la vita.
Ma quella, l’autodistruzione dell’anoressia, binge eating e bulimia, continuava comunque a pulsare e ogni sintomo, ogni percezione più o meno distorta erano una grande schiavitù disarmante: una prigione che amavo e odiavo e che mi dava grande adrenalina che avvertivo inconsciamente come fondamentale alla mia esistenza.
Nei momenti di disperata lucidità ricordo vividamente il mio chiudermi a guscio in camera, in qualche luogo che sentivo come protetto o al porto a me tanto caro. La testa tra le mani e il continuo ripetermi e chiedermi perché? Perché A ME?
Perché questa corsa all’autodistruzione… per un po’ è stato un piangere sul mio dolore e quel fatidico PERCHÉ A ME non mi è servito a molto, mi sentivo vittima e mi comportavo da vittima a periodi alterni.
Poi gli anni passavano confusa e illusa da un DA DOMANI inutile (che non sarebbe mai arrivato) ero sempre più sommersa e avvolta da sudicio vomito acido e affogavo in un fiume di lacrime e ho deciso di capire davvero quel, o meglio, quei PERCHÉ.
Quella domanda tra me e me ha preso una reale forma concreta: volevo, dovevo sapere perchè. Piano piano ho sviluppato una curiosità sana, perchè razionalmente capivo che nessuno si massacra, si ammala per dimagrire. Volevo davvero conoscere i motivi del mio male di vita.
Aiutata ho compreso tutte le cause delle mie compulsioni, della mia malattia. Ho rielaborato le tante cause, nel tempo.
Perché a me è una domanda che ha tante risposte per ognuno.
Aggiungo una cosa… prima di questo percorso oltre ad averne fatti tanti altri avevo in me la convinzione di sapere già tutto di me. Di avere ogni risposta. Di avere tutto chiaro i perché e i per come di ogni cosa.
Ho imparato che fino a quando si è soli a guardarsi dentro e guardare le dinamiche che riguardano la propria vita, si rimane l’unico arbitro di tutto, di conseguenza è praticamente impossibile cambiare prospettiva e angolazione nell’osservare cose e situazioni.
Ho imparato, mettendomi in discussione, che ogni perché ne nasconde un altro e tutto quanto è come un gomitolo intrecciato che ha bisogno di tempo per essere srotolato, compreso e digerito.
ChiaraSole