OCCHIO ALLE DIETE!
Ho 48 anni ed è tutta la vita che lotto con le diete dimagranti, convinta che la mia felicità sarebbe dipesa da un corpo magro e bello da vedere.
Ne ho provate di tutti i tipi e colori, finché a fine 2019… ho creduto di averle trovate, ho creduto fortemente nel digiuno intermittente e nella alimentazione chetogenica, non sapevo che non vanno bene per “tutti indistintamente” e sono entrata nel vortice del benessere che benessere non era, anzi, per me è stato il salto in un baratro buio e profondissimo.
Non sapevo di avere problemi di bulimia e binge eating, pensavo solo di essere una persona molto golosa, a cui piace mangiare 🤷♀️.
Per questo ho iniziato a fare digiuno intermittente e alimentazione chetogenica, con l’obiettivo di “dimagrire in salute“.
Dopo i primi benefici (perdita di peso, energia alta e benessere personale) ho iniziato a sentire un irrefrenabile bisogno di mangiare, mangiare e mangiare, sono ingrassata oltre 18 kg in un anno e sono entrata in crisi.
Quando a marzo 2021 ho capito che avevo un problema più grosso di me, ho iniziato a cercare aiuto, medici, psicologi, ecc ecc.
finché per mia fortuna sono arrivata al Centro MONDOSOLE, che si occupa di Bulimia ed Anoressia (ecc.) e ho iniziato le terapie con loro.
Così facendo ho scoperto che dentro di me c’era un mondo di sofferenza, solitudine autogenerata, rigidità e incasinamento.
Ho scoperto che gli unici colori che mi permettevo di vedere erano il bianco ed il nero, ho scoperto di essere arrabbiata, anche se non mi è ancora chiaro con chi (se non me stessa, forse).
Ho scoperto che dentro di me c’è una Tigre e che mi “mangio le persone”.
A tutto questo, aggiungo che ho scoperto che l’aver tolto i carboidrati dalla mia alimentazione, mi ha portato (chimicamente e psicologicamente) in uno stato di carenza che ha scatenato ulteriormente ed amplificato le abbuffate incontrollate (i carboidrati sono una sorta antidepressivi naturali) che mi hanno portata ad ingrassare in modo incontrollato il che scatenava rabbia, sensi di colpa e altre conseguenti abbuffate.
Il mio sbaglio principale è stato non capire prima che avevo un problema di disturbi dell’alimentazione e non informarmi bene sulle controindicazioni del “Togliere i carboidrati” (e non mi riferisco a quelli di frutta e verdura) in modo rigido (bianco o nero è uno dei sintomi dei disturbi alimentari).
Cosa che ha amplificato ed aggravato la malattia che allora non sapevo di avere.
Oggi sto meglio, ho cominciato da poco il mio percorso e, dopo aver chiesto e trovato l’aiuto adeguato, sto lavorando insieme ad altre persone che hanno come me lo stesso disturbo, per trovare un mio equilibrio.
Parola d’ordine degli operatori: parlare, condividere il mio sentire!!! Ora non sarebbe in nessun modo utile fare diete dimagranti e quindi restrittive… Ciò che è importante adesso, è lavorare su di me per trovare il mio equilibrio e la mia serenità.
Un grazie a Chiara e a tutti gli operatori per la disponibilità e per l’aiuto concreto. 💖
Lara