Home Disturbi Alimentari Come si fa? Come si fa Come si fa a guarire? bulimia, anoressia, binge eating

Come si fa? Come si fa Come si fa a guarire? bulimia, anoressia, binge eating

by ChiaraSole

Come si fa?… Come si fa?… E ancora “COME SI FA A GUARIRE da bulimia, anoressia, binge eating?????

Quante volte, per quanti anni QUESTA DOMANDA mi ha martellato la testa, durante gli anni intensi della mia malattia, anni di disturbi alimentari, anni di restrizione, bulimia, forte ideale anoressico…

Tra uno sbalzo e l’altro dei miei amati e odiati sintomi ricorreva quella domanda COME SI FA? COME FACCIO? COSA DEVO FARE? Quanti freni hanno anteposto al mio agire, al mio sentire, anche quando dentro di me una piccola voce urlava “AIUTO” alla VITA.

E così me ne stavo zitta perché non sapevo né come esprimere il mio dolore né come  chiedere aiuto. Quella richiesta di aiuto rimaneva dentro di me. Galleggiava nei miei pensieri come se potesse, lei da sola risolvere qualcosa.

Una chiacchierata qua, una confidenza là, ma quello non era una fare reale per intervenire su una vera e propria malattia che mi stava divorando dentro. Il cuore, il cervello, il mio tutto.

Ero in un labirinto che mi portava a non fare e in un dolore crescente che giorno dopo giorno mi anestetizzava, quindi un fare vero era continuamente rimandato e riconosco che molto, moltissimo era dettato dalla paura: muri fatti di tante paure.

Per circa un anno navigavo sul sito di ChiaraSole, immaginando un giorno di trovarmi lì, e così fantasticavo… ma più passava il tempo più mi rendevo conto che tra me e MondoSole c’era una grande distanza “L’IRREALTA’” e che tutto era nella mia testa, castelli su castelli e tutto mi sembrava impossibile.

Un giorno spinta da un dolore indomabile che ormai mi logorava dentro e che aveva distrutto tutto quello che c’ era attorno a me chiamai MondoSole, incontrai Chiara e dal suo caloroso abbraccio dai suoi occhi capì che tutto era possibile bastava volerlo.

Oggi a distanza di un anno di percorso ho avuto modo di razionalizzare e metabolizzare che quel GIGANTESCO interrogativo (Come  si fa?) è stato solo un modo per fuggire dalla realtà per restare in una posizione di immobilismo che mi imprigionava nella mia malattia.

Alla domanda continua dentro e fuori da noi, a quel costante “COME SI FA?” Ho capito che non c’è nessuna scorciatoia (come speravo), se non quella di intraprendere un percorso, iniziare a mettersi in gioco con l’aiuto di qualcuno che conosce queste malattie terribili, portarla avanti, conoscersi, capirsi e imparare a prendersi cura di se.

Per te che stai leggendo queste righe il consiglio più grande che ti possa dare è: AGIRE, CHIEDERE AIUTO, FARE solo così possiamo proteggere un dono grande che ci  è stato dato: “LA VITA”.

Deb.

Puoi leggere anche: